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mercoledì 29 aprile 2015

UNA DOMENICA DA RICORDARE ........


Voglio condividere con voi la mia bellissima esperienza……

E’ una mattinata nebbiosa e come di consueto io ed il mio caro amico Perissa (Andrea Perissinotto) ci ritroviamo al solito Bar intorno alle 07,00 per il solito rito del caffè prima della pescata………
 

Arrivati al lago (una vecchia cava nei dintorni di roma nord) ci affrettiamo a preparare la nostra attrezzatura per la pesca a Feeder  e nel giro di 30 minuti siamo in pesca (anzi “sono in pesca” dato che il Perissa è un bradipo addormentato).







Il lago si presenta tranquillo circondato da cinguettii e da una leggera nebbia che rende il tutto molto fiabesco….( questa è la vena poetica del pescatore ahahahahahahh)….temperatura di circa 14 gradi ed il sole che già ci fa intuire che sarà una calda giornata!


Iniziamo a pasturare con un po’ di mais mentre prepariamo la nostra pastura da innesco aromatizzata alla cannella.
Effettuati i primi lanci si vedono le prime mangiate ed escono le prime prede, qualche Brema e qualche pesce gatto molto attivo.













Il Perissa ormai totalmente sveglio si destreggia immediatamente con una meravigliosa cattura di una bellissima carpa che gli dà un po’ di filo da torcere.

La mattina scorre in fretta con varie catture divertenti……


Arrivati alle 14,30 sembra che i pesci si siano addormentati ed il lago sembra morto…i pesci saranno in pausa di riflessione?
A questo punto decido di montare la mia solita cannetta per divertirmi con qualche pesciolino a galla…
Si iniziano a vedere delle grandi ombre comparire a pelo d’acqua e curiosi cerchiamo di capire di cosa si tratti…..subito Perissa capisce che si tratta di grandi Amur affammati che si aggirano minacciosi mangiando il nostro mais facendo qualche tuffetto dimostrativo.

Provo ad innescare del mais alla mia lenza con un galleggiante di 2 grammi e flotterando l’innesco ma le belve spariscono…………. Provo continuamene a cercare di stanarle ma nulla da fare!

A questo punto ormai stanco per aver perso due ore cercando di catturare i bestioni mi viene un’idea……..

innesco il pane ( che mi è servito per fare la scarpetta alla parmigiana che avevo per il pranzo)
e proprio in quel momento si rivede il branco di Amur affiorare a pelo d’acqua, lancio immediatamente e in secondo la grossa ombra sembra correre dietro il mio innesco,  le mie palpitazioni aumentano…..
il galleggiante scompare, la lenza si tende, la canna si piega in modo vertiginoso ed il mulinello inizia a sfrizionare…ed io resto estasiato come se fosse una musica di Mozart.

L’Amur ha mangiato il mio innesco!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Perissa subito interviene prendendo il guadino ma l’Amur non vuole farsi vedere ma alla fine cede e ci mostra il sua bella pinnona…….il primo pensiero “speriamo che il mio filo focus regga”

Passato qualche minuto a tribolare tremendamente in tensione per la paura di prendere il pesce vedo che la preda esausta si stà arrendendo alla cattura, ma al momento di essere guadinato si dimena ed il guadino cede e si rompe il manico a questo punto Perissa regge il filo con le mani e soltanto con la testa del guadino mette il pesce al sicuro!!!

Incredulo di constatare la grandezza del pesce ci sbrighiamo ad effettuare la slamatura senza ferire il
pesce, foto di rito e la meravigliosa creatura torna libera nel lago incantato.


Felice di aver condiviso con Voi e con il mio caro amico Perissa questa bellissima esperienza

Vi invio un Caro saluto  

Ottavio





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