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lunedì 19 giugno 2017

Una giornata di pesca .....

 di Andrea Bianchi


La voglia di scendere in spiaggia una volta caricato l'attrezzatura in macchina, è sempre la stessa.



Quella stessa "pazza" voglia che ti fa sperare, sognare e non mollare, nonostante sembra che giri tutto contro, che niente vada per il verso giusto, noi siamo lì, nel nostro viaggio della speranza, nei tanti chilometri che ci dividono tra noi e un' altro continente, quello Marino.



L'appuntamento e la sosta all'autogrill, ormai un rito, parlare di tecniche e pescate passate durante il viaggio un piacevole tenersi compagnia, ma, man mano che ti avvicini alla meta, sale sempre il brivido, l'emozione ,quella gioia interiore che ti porti dentro fin da bambino, quando, all'orizzonte cominci a vedere il tuo amato mare.
Finalmente ci siamo, camminiamo piano con le auto sul lungomare per studiare un po' la situazione, per scegliere quel fatidico, spot miracoloso.




Si scende in spiaggia e fortunatamente i bagnanti se ne stanno andando via, prepariamo le nostre postazioni e via, si parte con i primi lanci, si capisce subito che sarà dura, perché nonostante bellissimi inneschi di svariate esche e soprattutto con il sole calante ,non si vedono segni di vita sottomarina.
  

 

Vita terrena invece ne siamo pieni, dato le moltissime zanzare che ci picchiano ripetutamente, e ci fanno smadonnare all'inverosimile, dopo poco , ecco il primo segno di vita sommersa, una lecciotta catturata dal Sergente di Ferro Alessio Di Ciommo, in tenuta desertica e con gli stivali di Babbo Natale!!!


       
Un' altro paio di mormorette rilasciate e poi il nulla, anzi, un proliferarsi di granchi mangia esche, che ogni 5 minuti ci costringevano al recupero e al rinnesco del verme.
La serata prosegue comunque piacevole, sia per la temperatura che per la compagnia,ormai inevitabile la mitica frase, più volte ripetuta del nostro Admin 
Massimiliano Bivi, "ecco, qua,' n'se pija n'caxxo 😂 😂 😂" quanto lo amo ahahahah.





Ogni tanto ,qualche spizzicata di qualche pescetto, catturato da Daniele Ancillotti e Gianluca Rocca sempre rilasciati, anche se Gianluca sembra avere un conto aperto con l'orata, per via delle grosse mangiate sul granchio , catturato e innescato al momento, quindi tutta ciccia fresca.




E tempo di rifocillarci, e allora tiro fuori dalla borsa frigo, la granita di caffè, preparata la mattina a casa, ahhhhhh una manna dal cielo!



Nel frattempo, i granchi continuano a farla da padroni, e a farci incazzare come non mai,fino, al momento in cui, si vede l'abbocca di Massimiliano accendersi freneticamente,schizza via dalla seggiola e parte il recupero, cazzo, sono cose che ti rivitalizzano, dopo qualche recupero di mulinello ecco che parte anche la canna di Gianluca, capirai, mare calmo,poca corrente, è passato il branco lì davanti, co o'cazz dicono a Napoli, legati tra loro a distanza di 4 canne, e un terminale abbandonato sul fondo, ancora a cercare di capire come fosse possibile tutto ciò, che la sorpresa era dietro l'angolo,o meglio, sotto la seconda canna di Gianluca la "FORCEONE150" .




Che al momento del recupero ha trovato il mega sarago attaccato , reo, di aver creato tutto quel casino.
Grande Gianluca, se lo merita, per la costanza e i chilometri che si fa ogni volta tra una canna e l'altra per cambiare esche e trovare alternative vincenti.

                                         

Contento comunque di aver fatto nottata insieme a gente a cui voglio bene, ed essermi scaricato nel modo che più mi piace, la pescata si conclude finalmente con la cattura di una Mormora da parte di Massimiliano, rilasciata anche questa, perché in fondo, basta la compagnia e l'atmosfera che ti regala il gruppo QDPR, e si riparte con l'alba negli occhi e la contentezza nel cuore verso casa.
Saluti d'obbligo non prima di una ricca colazione offerta dal mitico Admin con cornetti da paura sotto casa sua.

Ciao e alla prossima avventura !!!!

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