Ciao a tutti ragazzi, mi presento sono Federico Canali
un componente del gruppo
Surfcasting Terracina, gruppo che ormai da qualche tempo ha stretto un fedele gemellaggio con
il vostro gruppo Quellidellapesca - Roma, capitanati dall'amico Massimiliano Bivi.
Sono da sempre un appassionato della pesca a
360 gradi ma negli ultimi 5 o 6 anni ho maturato un' intramontabile amore per il Surfcasting o più in generale per la pesca dalla Spiaggia.
Sono laureato in ingegneria meccanica in
particolare sono specializzato in progettazione meccanica, come qualcuno di voi
capirà dietro la meccanica dei mulinelli dietro la loro estetica dietro le loro
oramai impressionanti prestazioni c'è in realtà un lavoro di progettazione
lunghissimo svolto naturalmente ed esclusivamente da ingegneri meccanici ed
ingegneri aerospaziali, vi sembrerà strano ma è cosi.
Dopo aver svolto la mia tesi di laurea di
primo livello in ambito automobilistico ho deciso in occasione della mia laurea
magistrale di svolgere una tesi riguardante i mulinelli da surfcasting, in
particolare ho progettato un nuovo mulinello che per motivi di brevetto e
diritti sulla pubblicazione non posso mettere su internet.
Comunque per i
curiosi o per chi semplicemente cerca una risposta definitiva su mulinelli da
surfcasting ho deciso di scrivere questo breve ma spero gradito articolo.
Iniziamo dalla base:
Cosa influenza la gittata del piombo?
La gittata del piombo è influenzata da diversi
parametri in particolare:
Attrito aerodinamico sul piombo, attrito aerodinamico
sul filo (che il piombo deve tirarsi dietro), attrito aerodinamico generato
dall'esca, velocità iniziale e angolo di attacco.
Quindi in base a queste informazioni,
escludendo per adesso la presenza del mulinello si evince che per fare distanza
serve: un piombo aerodinamico, un baitclip, un ottimo lancio, un filo
sottile (fattore indipendente dal mulinello).
Quindi o fisso o rotante serve un filo
sottile, più il filo è spesso più è pesante più offre superficie quindi attrito
in aria.
Come partecipa il mulinello fisso:
Durante il
volo del piombo il mulinello deve cedere il filo necessario affinché il piombo
completi indisturbato la sua traiettoria.
Naturalmente c'è una dissipazione di
energia vediamo dove:
ñ
attrito del filo negli anelli
della canna (più le spire sono piccole meglio è, bobina stretta, serve un filo
sottile)
ñ
attrito sul labbro superiore della
bobina (più la bobina è larga e meglio è, si svuota di meno, serve un filo
sottile)
ñ
attrito di srotolamento (più
l'oscillazione è lenta e meglio è, serve un filo sottile)
ñ
deformazione del filo (più la
bobina è conica e meglio è, serve un filo morbido)
Come partecipa il mulinello rotante, come si comporta?
I vantaggi del
rotante rispetto al fisso sono:
ñ
attrito del filo negli
anelli (praticamente nullo, il filo esce dritto non si formano spire)
ñ
non c'è attrito sul labbro
superiore (cosa ovvia)
ñ
non c'è attrito di srotolamento
ñ
non c'è deformazione del filo (nei
primi 150 metri)
Quale è il problema del rotante allora ?
Il problema del rotante è che per quanto possa
essere leggera la bobina, questa all'inizio è ferma (inerte) e quindi deve passare da
ferma a una certa velocità, pertanto il piombo con il mulinello rotante perde una
parte della sua energia iniziale (velocità) acquistandola solo dopo, in un secondo
momento.
La bobina deve inevitabilmente essere frenata
da un sistema meccanico(magnetico o centrifugo).
Non vi voglio annoiare quindi passo
direttamente ai risultati numerici.....dopo diverse prove e un lavoro di tesi
durato sei mesi si è giunti a questa conclusione:
Miglior mulinello fisso:
bobina larga, imbobinamento
perfetto, filo sottile in bobina.
Alternativamente: bobina molto conica, ma filo
estremamente sottile (0,14 massimo 0,16)
Miglior mulinello rotante:
bobina super
leggera, cuscinetti super efficienti, filo in bobina massimo 0,25 sistema frenate
Monomag.
Prestazioni dei fissi e dei rotanti in fase di lancio:
I mulinelli fissi tradizionali con 0,23 in
bobina perdono rispetto ai rotanti (per chi li sa usare al massimo) un massimo
del 8% che tradotto vuol dire che se con il rotante a pesca si fanno 200 metri
con il fisso se ne fanno 184 di metri.
Sotto lo 0,23 il ''gap'' si riduce prima del
5% e poi del 3% quindi con uno 0,18 qualsiasi mulinello tradizionale perde al
massimo un 3% o 5% quindi anziché 200 metri ne fa 190 o 195.
I mulinelli fissi da ''lancio'' (mgs xsb,
basiair ecc...) sotto lo 0,21 hanno le stesse e dico le stesse prestazioni dei
rotanti con un nota positiva verso l'Mgs Xsb che riesce nell'impresa anche con
fili dello 0,21 e dello 0,22 mentre con fili al di sotto dello 0,18 ha le stesse
prestazioni del Basiair.
Scelta nel Longcasting:
Nel longcasting le distanze
operative sono maggiori dei 200 metri, dopo tale distanza lo svuotamento della
bobina diventa drammatico per qualsiasi mulinello fisso...quindi attualmente,
nel longcasting, almeno che non si utilizzino diametri dello 0,12 per i fissi i
rotanti avranno ed hanno la meglio.
Conclusione:
A pesca un mulinello fisso da ''lancio'' con 0,18 o 0,20 in bobina ha le stesse prestazioni di un rotante.
di Ing. Federico Canali
Gran bel lavoro Federico, ovviamente non finalizzato al blog, però molto utile per tutti noi, grazie ancora.
RispondiEliminaBella Fede ... Aspettiamo il tuo brevetto !! ..
RispondiEliminaGrande Federico
RispondiEliminaso rimasto incantato dal tuo discorso....ti faccio tutti i miei complimenti grazie per l'articolo e la spiegazione tecnica
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