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venerdì 12 aprile 2013

Pesca alle orate primaverili di Valerio Giovannesi



Caccia alle prime orate che accostano.

A dire il vero ho potuto notare da tre anni a questa parte che su determinati spot le orate sono catture più o meno possibili durante tutto l'anno. In un paio di spot in particolare addirittura ne sono uscite di molto belle anche in condizioni di mare mosso.
Diciamo quindi che almeno secondo le mie esperienze personali, questo è uno dei momenti più topici per insidiare le prime orate ma con una assidua frequentazione degli arenili è possibile anticipare l'incontro con la signora del mare già di qualche mese rispetto all'arrivo della primavera.

Partendo dal punto chiave che non tutti per possono aver già fatto una caccia mirata, cerchiamo di vedere insieme come, dove e quando cercare la dorada secondo le esperienze personali.

Ora vi descriverò la mia esperienza: 

Molti anni fa, possedendo un terreno a Tarquinia, la mia pesca era incentrata principalmente su zone che partivano da Ladispoli per arrivare fino a Montalto, nel corso degli anni poi l'esperienza di pesca si è estesa dal Litorale Terracinense per arrivare fino a Marina di Grosseto.
Pian piano ho visto cambiare le risposte del mare alle diverse condizioni meteo-marine e con esse di volta in volta è stato necessario rimettere in gioco tutte le nozioni assimilate in una vita e ripartire spesso da capo.

Ad oggi, dal mese invernale alla primavera iniziale a seconda delle temperature esterne cerco la dorata su spiagge diverse, cerco ora di spiegarmi meglio:


Nelle spiagge basse, che ovviamente risentono molto a causa della bassa profondità delle escursioni termiche, quasi sempre le orate (cercando correnti più calde) tendono quindi a stazionare spesso fuori tiro di canna (parliamo ovviamente di orate di buona taglia, le piccole sotto al mezzo kg sembrano avere comportamenti completamente diversi), sicchè, in condizioni di freddo (a meno che non si sia innescata una particolare condizione di mare mosso e battente tale da poter avvicinarle in cerca di cibo nelle vicinanze della riva) le tento su spiagge profonde che spesso sono quelle che partono da Pescia Romana fino ad arrivare sotto allo Spacco della Regina ad Ansedonia.

Come le cerco io :

Gli assetti di pesca sono decisamente potenti per poter ottenere buone distanze anche in condizioni di vento teso, esche generiche su due canne, perché non voglio precludermi mai l'opportunità di altre catture, quindi imposto le pescate con tre canne di cui due saranno preparate con sistemi tradizionali mentre la terza sarà predisposta con un innesco mirato, come ad esempio può essere il granchio oppure il cannolicchio con tutte le valve.

Orari:

Generalmente non scelgo mai orari precisi, intercettare un pascolo è quanto di più difficile e improbabile possa esistere, pianificare a casa il momento è pura utopia, cerco invece  sempre di fare pescate molto lunghe, spesso parto il sabato mattina presto per rincasare la domenica alle prime luci del giorno. Questo mi permette di sfruttare così almeno 2 cambi di luce e 2 cambi di marea e quasi sempre le tante ore hanno fatto la differenza tra il fare carniere e il cappotto.


Come calamenti in genere utilizzo dei Long-arm, sempre di buoni diametri perché la mira è l'orata di taglia ovviamente. Quindi finali mai sotto allo 0.28 con ami a filo robusto tipo il Beack oppure un buon Aberdeen (amo meno resistente ma che favorisce maggiormente l'ingoio anziché l' allamata labiale) di misura compresa tra il 6 e 1.

E voi come, dove e quando cercate l'orata ?

di Valerio Giovannesi

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