Voglio condividere con voi la mia bellissima esperienza……
E’ una mattinata nebbiosa e come di consueto io ed il mio
caro amico Perissa (Andrea
Perissinotto) ci ritroviamo al solito Bar intorno alle 07,00 per il solito rito
del caffè prima della pescata………
Arrivati al lago (una vecchia cava nei dintorni di roma nord) ci affrettiamo a preparare la nostra attrezzatura per la pesca a Feeder e nel giro di 30 minuti siamo in pesca (anzi “sono in pesca” dato che il Perissa è un bradipo addormentato).
Iniziamo a pasturare con un po’ di mais mentre prepariamo la nostra pastura da innesco aromatizzata alla cannella.
Effettuati i primi lanci si vedono le prime mangiate ed escono le prime prede, qualche Brema e qualche pesce gatto molto attivo.
Il Perissa ormai
totalmente sveglio si destreggia immediatamente con una meravigliosa cattura di
una bellissima carpa che gli dà un po’ di filo da torcere.
La mattina scorre in fretta con varie catture divertenti……
Arrivati alle 14,30 sembra che i pesci si siano addormentati ed il lago sembra morto…i pesci saranno in pausa di riflessione?
A questo punto decido di montare la mia solita cannetta per divertirmi con qualche pesciolino a galla…
Si iniziano a vedere delle grandi ombre comparire a pelo
d’acqua e curiosi cerchiamo di capire di cosa si tratti…..subito Perissa capisce che si tratta di grandi Amur
affammati che si aggirano minacciosi mangiando il nostro mais facendo qualche
tuffetto dimostrativo.
Provo ad innescare del mais alla mia lenza con un galleggiante
di 2 grammi e flotterando l’innesco ma le belve spariscono…………. Provo
continuamene a cercare di stanarle ma nulla da fare!
A questo punto ormai stanco per aver perso due ore cercando di
catturare i bestioni mi viene un’idea……..
innesco il pane ( che mi è servito per fare la scarpetta
alla parmigiana che avevo per il pranzo)
e proprio in quel momento si rivede il branco di Amur
affiorare a pelo d’acqua, lancio immediatamente e in secondo la grossa ombra
sembra correre dietro il mio innesco, le
mie palpitazioni aumentano…..
il galleggiante scompare, la lenza si tende, la canna si
piega in modo vertiginoso ed il mulinello inizia a sfrizionare…ed io resto
estasiato come se fosse una musica di Mozart.
L’Amur ha mangiato il mio
innesco!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Perissa subito interviene prendendo il guadino ma l’Amur non
vuole farsi vedere ma alla fine cede e ci mostra il sua bella pinnona…….il
primo pensiero “speriamo che il mio filo focus regga”
Passato qualche minuto a tribolare tremendamente in tensione
per la paura di prendere il pesce vedo che la preda esausta si stà arrendendo
alla cattura, ma al momento di essere guadinato si dimena ed il guadino cede e
si rompe il manico a questo punto Perissa regge il filo con le mani e soltanto
con la testa del guadino mette il pesce al sicuro!!!
Incredulo di constatare la grandezza del pesce ci sbrighiamo
ad effettuare la slamatura senza ferire il
pesce, foto di rito e la meravigliosa creatura torna libera nel
lago incantato.
Felice di aver condiviso con Voi e con il mio caro amico
Perissa questa bellissima esperienza
Vi invio un Caro saluto
Ottavio
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