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lunedì 18 marzo 2019

UN MESE ALL'ALBA DEL VI° MEMORIAL BIVI ANTONIO


di Jacopo


Manca ormai un mese all’alba del sesto memorial Bivi Antonio.

Sono passati ben 7 anni da quando sono entrato nel gruppo: ero minorenne,  mi ero avvicinato da poco alla disciplina del surf casting; passeggiando l’estate per la spiaggia di Lavinio, passavo sempre davanti lo stabilimento “il pioniere” e c’era sempre una sfilza di pescatori, ma tra questi ce n’erano due che mi rimasero particolarmente in testa: uno era un anziano sulla settantina che praticava una pesca molto semplice ma efficace; il secondo era un signore con i capelli lunghi e un’attrezzatura che fino a quel momento avevo visto solamente nelle riviste o sui cataloghi, ma non ero mai riuscito a interagire con lui.

 

Nel settembre del 2012, un giorno aprii la mia pagina facebook e mi trovai iscritto in un nuovo gruppo, uno dei tanti che seguivo al tempo, ed era “Quelli della pesca Roma”.

Vista la moltitudine di gruppi che seguivo, inizialmente ero un po’ indifferente, ma man mano che passavano i giorni mi accorsi che sto gruppo era diverso dagli altri: ristretto quantitativamente, ma soprattutto attivissimo, tanto che la maggior parte delle notifiche me venivano da questo gruppo.



Incuriosito decisi di guardare le foto e tra queste riconobbi il signore con i capelli lunghi e l’attrezzatura da paura: era il nostro amministratore che capeggiava la brigata.


Così dopo molti contatti virtuali e telefonici, decisi di incontrarlo: agosto 2013: stessa storia, stesso posto, stessa spiaggia, stesse emozioni, ma con una differenza: stavolta sapevo chi era quell'omone!


Quante serate ho preferito lasciar stare i miei amici solo per stare qualche ora in riva al mare e rompere le scatole a Massimiliano Bivi, dove puntualmente gli chiedevo: “MI FAI PROVARE LA DAIWA? MA CHE SO MULINELLI SHIMANO PER DAVVERO QUESTI?”.

Così decisi di iniziare a frequentare più attivamente il gruppo e nell'aprile del 2014 partecipai al mio primo memorial.


Finalmente conobbi tutti di persona; alcuni sono usciti dal gruppo, altri sono diventati miei compagni inseparabili di pesca. 
Fu un giorno particolare per me, capii che quella non era una giornata come le altre sia per Massimiliano, che per tutto il gruppo.
Ma soprattutto avevo toccato con mano la ForceOne di casa Artico, che dopo un po’ di anni, è diventata mia.


Da quel giorno, saltai solo un memorial per cause di forza maggiore (mi stavano per bocciare nell’anno della maturitàà), poi sempre presente. 

Ricordo ogni memorial con particolare gioia, come una giornata per ricordare una persona speciale, da trascorrere in un clima goliardico con amici, ma sicuramente quello dello scorso è impresso nella mente perché per la prima volta sono riuscito a classificarmi sul podio con il mio fedele socio Alessandro Pinca.



Il tempo è passato velocemente anche per me, ma tra le poche certezze della mia vita, c’è sicuramente quella data di aprile in cui non posso prendere altri impegni: quella del memorial ! Più importante di una trasferta o di una bella scaduta. 


Preparate l’attrezzatura, le bottiglie e la voglia di stare insieme: ci vediamo il 6 aprile!

Lettera Aperta di Pino Orata

in attesa del 6° Memorial Bivi Antonio


Roma 01/03/2019


E sì, siamo ormai prossimi all'evento clou dell’anno. 
Ovviamente parlo per noi, noi di “Quelli della Pesca Roma”.


Sappiamo solo che si svolgerà nella giornata del 6 aprile 2019, ma già c’è chi sta oliando i mulinelli, chi cambia i fili in bobina, chi lucida le canne e prepara le montature che, si spera, porteranno alla cattura di tante belle prede e, benché sia a livello amatoriale e soprattutto in Famiglia, è pur sempre un evento che porta a quel sano agonismo goliardico che da sempre ci caratterizza.

Caro Max, tu come al solito, tra i vari problemi di lavoro e familiari, trovi sempre il modo di far sì che tutto sia organizzato alla perfezione, forse anche perché è da te stesso che la cerchi in primis, dai vari permessi richiesti, ai gadget e alle sorprese che ci propini ed immancabilmente c’è sempre qualcuno di noi che cerca di alleviarti un minimo di  fatica, collaborando per poter giungere finalmente a meta e realizzare quanto già rodato in questi anni e, ove possibile, di migliorarlo sempre più.


Voglio ringraziarti in anticipo e penso di potermi esprimere per tutto il nostro gruppo, conscio che quanto poc'anzi scritto sia già realtà e che, come tuo solito, non ci deluderai.

Un grande abbraccio.                

domenica 17 marzo 2019

UNA GIORNATA DI SURFCASTING


Una giornata bella tosta in quel di Sabaudia; partiamo in pomeriggio da Lavinio, con Daniele Marco  e Daniel  già in loco. 
Appena arrivati, il mare che ci si presenta davanti non è brutto: un discreto moto ondoso e un pò di vento; ma la corrente è veramente forte, le piramidi da 150 grammi vengono spazzate via come se niente fosse.




Quei pochi pesci che giravano erano incazzati neri: ad aprire le danze è Alessandro che ha pescato con le canne basse appoggiate nei picchetti: una marmora di bella pezzatura ha dato una mangiata così forte che ha rischiato di far cadere la canna dal picchetto. 



Pochi minuti dopo tocca a me: innesco un bell’americano su una ripartita e sparo il più fuori che posso, tempo due minuti e vedo una mangiata che scuote per bene la mia maver: ferro, e dopo un recupero movimentato spiaggio un’oratella sui 500 grammi; non una big, questa va dritta nel secchio. 

La maggior parte dell’attività del pesce comunque è stata al tramonto, la notturna ha fruttato solo una marmora a me sul punto d’acqua e un po’ de minutaglia.




Volevo ringraziare Daniel  e Daniele  per l’ottima carne alla brace  e quel vinello buonissimo, Marco Marasco per i cannolicchi, la compagnia e lo scarrozzamento, e il povero Alessandro che  ieri ha preso la sveglia e quindi se ne starà zitto fino alla prossima pescata almeno !😁😁