di Jacopo
Manca ormai un mese all’alba del sesto memorial Bivi Antonio.
Sono passati ben 7 anni da quando sono entrato nel gruppo: ero
minorenne, mi ero avvicinato da poco
alla disciplina del surf casting; passeggiando l’estate per la spiaggia di
Lavinio, passavo sempre davanti lo stabilimento “il pioniere” e c’era sempre
una sfilza di pescatori, ma tra questi ce n’erano due che mi rimasero
particolarmente in testa: uno era un anziano sulla settantina che praticava una
pesca molto semplice ma efficace; il secondo era un signore con i capelli
lunghi e un’attrezzatura che fino a quel momento avevo visto solamente nelle
riviste o sui cataloghi, ma non ero mai riuscito a interagire con lui.
Nel settembre del 2012, un giorno aprii la mia pagina facebook e
mi trovai iscritto in un nuovo gruppo, uno dei tanti che seguivo al tempo, ed
era “Quelli della pesca Roma”.
Vista la moltitudine di gruppi che seguivo, inizialmente ero un
po’ indifferente, ma man mano che passavano i giorni mi accorsi che sto gruppo
era diverso dagli altri: ristretto quantitativamente, ma soprattutto
attivissimo, tanto che la maggior parte delle notifiche me venivano da questo
gruppo.
Incuriosito decisi di guardare le foto e tra queste riconobbi il
signore con i capelli lunghi e l’attrezzatura da paura: era il nostro
amministratore che capeggiava la brigata.
Così dopo molti contatti virtuali e telefonici, decisi di
incontrarlo: agosto 2013: stessa storia, stesso posto, stessa spiaggia, stesse
emozioni, ma con una differenza: stavolta sapevo chi era quell'omone!
Quante serate ho preferito lasciar stare i miei amici solo per
stare qualche ora in riva al mare e rompere le scatole a Massimiliano Bivi,
dove puntualmente gli chiedevo: “MI
FAI PROVARE LA DAIWA? MA CHE SO MULINELLI SHIMANO PER DAVVERO QUESTI?”.
Così decisi di iniziare a frequentare più attivamente il gruppo
e nell'aprile del 2014 partecipai al mio primo memorial.
Finalmente conobbi tutti di persona; alcuni sono usciti dal
gruppo, altri sono diventati miei compagni inseparabili di pesca.
Fu un giorno particolare per me, capii che quella non era una
giornata come le altre sia per Massimiliano, che per tutto il gruppo.
Ma soprattutto avevo toccato con mano la ForceOne di casa Artico,
che dopo un po’ di anni, è diventata mia.
Da quel giorno, saltai solo un memorial per cause di forza
maggiore (mi stavano per bocciare nell’anno della maturitàà), poi sempre presente.
Ricordo ogni memorial con particolare gioia, come una giornata
per ricordare una persona speciale, da trascorrere in un clima goliardico con
amici, ma sicuramente quello dello scorso è impresso nella mente perché per la
prima volta sono riuscito a classificarmi sul podio con il mio fedele socio
Alessandro Pinca.
Il tempo è passato velocemente anche per me, ma tra le poche
certezze della mia vita, c’è sicuramente quella data di aprile in cui non posso
prendere altri impegni: quella del memorial ! Più importante di una trasferta o
di una bella scaduta.
Preparate l’attrezzatura, le bottiglie e la voglia di
stare insieme: ci vediamo il 6 aprile!