Ciao ragazzi dopo aver parlato con il grande Max, ho deciso
di scrivere un breve articolo sulla mia avventura o meglio sulla mia
conversione definitiva a RIP&ROT.
La malattia del surfcasting o comunque della pesca dalla
spiaggia iniziò molti anni indietro con le mitiche silstar telescopiche in
vetroresina che mi accompagnarono egregiamente per i miei primi 4 anni di pesca
insieme alle blackfury e alle mitchell mediterranae surf, a mio avviso
telescopiche eccezionali per questa disciplina....
Durante l'università decisi di cambiare attrezzatura in modo
radicale e comprai 2 belle GREYS GRX-S da 5 oz le mie prime rip alle quali
abbinai due gloriosi abu garcia 6500 i miei primi due rotanti......ma
aime.....a causa di un brutto incidente in moto che mi allontanò dalla pesca
per ben 5 mesi...decisi di toglierle e passare alle tanto modaiole canne a tre
pezzi....così indeciso sul da farsi comprai delle trabucco economiche, dopo di
queste comprai delle colmic di media-alta gamma accompagnate a mulinelli fissi
ipertecnologici......e iniziai anche la mia avventura nel ''lancio
tecnico''...ma dentro di me avevo l'amaro in bocca....non sono uno che si
arrende e che si ferma e dentro la mia testa c'era sempre il suono del
rotante....
Capite bene che per un ingegnere meccanico il rotante è un
oggetto mistico più che un mulinello con tutti quei meccanismi tutti a portata
di mano e facili da raggiungere.
La svolta decisiva arrivò questa estate...senza entrare nei
particolari e spiegare tutto diciamo che una persona mi indirizzò verso il
lancio tecnico, cosi iniziarono le prime prove del ground ecc....e tutte le
difficoltà legate comunque ad un gesto che per essere incamerato ha bisogno di
molto tempo(mia modesta opinione).Cosi prima di ripassare ai rotanti decisi di
acquistare delle canne a due pezzi da fisso e una sola canna da
rotante....seguirono allenamenti al campo, prove in spiaggia rotture di scatole
ad Emanuele Parini ecc.....ma il lancio ancora non usciva fuori sbagliavo
sempre in qualche cosa e il rotante gli errori te li segnala sottoforma di
parrucche bruciature ecc....
Cosi un giorno ,più per rabbia e determinazione(anche perchè
Emanuele non potevo più scocciarlo) che per interesse e voglia, mi precipito ad
un campo vicino casa......poso la canna da fisso e prendo quella da
rotante,monto il rotante ed inizio a lanciare tenendo a mente tutti i consigli
raccolti da vari lanciatori compreso Emanuele Parini......ecc.....il primo giorno
non portò grandi risultati, ma il giorno dopo grazie ad una semplice frase di
un mio amico e lanciatore di Roma le cose cambiarono di molto,la frase
scherzosa fù:''immaginate che a destra tua ce sta na machina che la devi sfonna
con la canna se alzi troppo non la pigli cretino'' lanci dritti lunghi e zero
parrucche...poi la prova in pesca, 2 canne da rot e una da fisso.....risultato:
con il fisso non so lanciare con il rotante si, tornato a casa metto in vendita
l'ultima canna da fisso e l'ultimo fisso e la conversione è completa.
Le pescate successive sono state di una tranquillità
unica....lanciare nel mio schifoso ground e vedere il piombo che va quasi
dritto è una gran bella soddisfazione per me e mi appaga di tutto il tempo
perso per imparare questo lancio e imparare l'uso di questi splenditi oggetti.
La strada per perfezionare il lancio è ancora lunga ma il
bello è anche questo....le cose facili non mi hanno mai appassionato....intanto
mi godo qualche metro in più rispetto a prima, ogni tanto riesco in un lancio
migliore che mi permette di posare le esche a distanze che pensavo
irragiungibili.....ma una cosa è certa mi godo i rotanti, la loro semplicità ma
sopratutto la loro economicità, niente pippe mentali sul filo da mettere in
bobina, possibilità infinita di personalizzazione, cicalino da brivido e poi il
rumore...io ne sono rimasto stregato....e spero che questo suono mi accompagni
per sempre durante tutte le pescate future.